MATTIA BUCCI
22.02.25

Mattia:Ancora non posso dirvelo, stiamo lavorando al meglio per chiudere il budget per la prossima stagione per far sì che sia un ottimo anno per me e per competere al massimo.
-Come ti descriveresti a chi non ti conosce? Mattia:Io penso che sia fuori dalla pista che dentro io sia abbastanza la stessa persona, un ragazzo determinato con molta voglia di fare, solare.
-Come sei entrato nel mondo del motorsport? Qualcuno prima di te, nella tua famiglia correva? Mattia:Mio padre e mio zio giravano con le mini moto e mettevano me nel passeggino a bordo pista e così mi è venuta voglia di iniziare e chiesi una mini moto a mio padre e me la comprò. Quando iniziai a spingere un po’ di più mio padre aveva e ha tutt’ora paura delle moto e quindi mi fece accostare nell’erba e presi paura, da lì simisi e mi fece provare un kart. Da lì la mia passione per il motorsport coltivata anche grazie a mio padre che cerca in ogni modo di rendere il mio sogno realtà, sogno che aveva anche lui da piccolo.
-Come hai scoperto ti piacesse il motorsport? Mattia:Sono sempre stato molto appassionato di macchinine fin da piccolino, ci giocavo sempre e poi crescendo mi sono avvicinato sempre di più a questo scoprendo fosse parte fondamentale di me.
-Segui la Formula 1? Hai un team o un pilota preferito? Mattia: Seguo molto la F1, quest’anno ancora di più visto che c’è Andrea (Kimi Antonelli) che conosco molto bene, è uno di noi, un ragazzino normale con cui giocavamo da piccolini nel paddock che c’e l’ha fatta e quindi è un orgoglio per tutti noi. Diciamo che il mio pilota preferito è sempre stato Leclerc perchè ho avuto un meccanico nei kart che è stato suo ex meccanico e che mi ha raccontato molti aneddoti su di lui che mi ci hanno fatto appassionare, ma non posso dire che il mio pilota preferito quest’anno non sarà Andrea.
-Hai qualche persona a cui ti inspiri? O avevi qualche idolo? Mattia: Sì, ho sempre avuto un idolo, Ayrton Senna, sportivamente parlando al giorno d’oggi una persona da cui prendo esempio è Kimi (Antonelli) perchè ha dimostrato che continuando a crederci sempre e dando sempre il massimo magari i propri sogni riescono ad avverarsi. Penso quindi sia una grande fonte d’ispirazione per tutti noi che inseguiamo questo cammino.
-Se non fossi un pilota, che cosa ti piacerebbe fare? Mattia: In modo parallelo al motorsport coltivo varie passioni; la prima, la musica, suono la batteria e faccio il dj, quindi nel caso non dovessi affermarmi nel mondo del motorsport sicuramente vivrei nel mondo della musica.
-E per ultima, se potessi dire qualcosa al piccolo te, cosa gli diresti? Mattia: Gli direi di continuarci a credere, credere sempre a quello che si pensa e che si fa, non abbattersi mai perchè comunque la vita ti mette la maggior parte delle volte davanti a degli ostacoli che ti sembrano enormi, giganti, insormontabili ma gli direi di continuare a crederci sempre, dare sempre il massimo di se stesso perchè a lungo andare questo ripagherà.
Grazie mille a Mattia per la disponibilità e a Matteo Gaudieri.
Crediti a Foto Speedy per le fotografie.
Buona fortuna per il futuro da Alessandra.